La Storia
La struttura, costruita nel 1960, è stata inizialmente utilizzata dall’Istituto Farmaceutico Italiano ed è stata sede di una fabbrica dell’Autovox prima di essere ceduta nel 1978 alla Siva S.p.a.
Da quel momento l’edificio divenne un centro di ricerca internazionale e di riciclaggio legato all’Ente Nazionale Cellulosa e Carta, associato al Museo della Carta, della Stampa e dell’Informazione. Un vero patrimonio storico-culturale, fondato nel 1980, che conservava opere preziose per la comunità romana: lì furono ritrovate l’Ave Maria in tela più piccola del mondo, delle pergamene egizie e dei macchinari di epoca medievale ed una ricca collezione delle macchine di Gutenberg.
Nel 1994 l’Ente Nazionale Cellulosa e Carta viene soppresso e lo stabile, l’anno successivo, viene ceduto in comodato all’Istituto Poligrafico Italiano. Dal 2003 al 2006 la struttura di via Salaria viene destinata dal Ministero del Tesoro agli Archivi di Stato.